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BENEDETTA TOBAGI

COVANDO UN MONDO NUOVO
viaggio tra le donne degli anni Settanta

« gli anni Settanta, un’esperienza totalizzante e fondativa che ha trasformato l’esistenza e la società. Come sono finite le illusioni di allora? E quale eredità hanno lasciato? »

introduce Loredana Lipperini

al termine brindisi con l’autrice offerto da

QUANDO

4 maggio | 12:00

DOVE

GALLERIA ANTICHI FORNI

COME

ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti

Benedetta Tobagi: scrittrice e storica, collabora con la Repubblica ed è stata autrice e conduttrice radiofonica per la Rai. Segue progetti didattici e attività di formazione docenti sulla storia degli anni Settanta e del terrorismo con la Rete degli archivi per non dimenticare e altre associazioni. Esordisce come scrittrice con Come mi batte forte il tuo cuore, dedicato alla memoria del padre Walter, ucciso da un gruppo terroristico di estrema sinistra, con il quale vince numerosi premi letterari. Seguono altri successi editoriali tra i quali: Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita (Einaudi), La scuola salvata dai bambini (Rizzoli), La Resistenza delle donne, vincitore del Premio Campiello 2023. Arriva a Macerata con il suo ultimo libro Covando un mondo nuovo, nel quale percorre un viaggio a ritroso tra le donne degli anni 70, le loro speranze e le loro conquiste, arricchito dalle foto di Paola Agosti.

«Un’esperienza totalizzante, fondativa, che trasforma l’esistenza: emerge innanzitutto questo, quando chiedo alle donne attive nel movimento degli anni Settanta cosa sia stato, per loro, il femminismo».

All’alba del decennio l’Italia è un Paese plurale, dove convivono ragazze in minigonna e signore nerovestite con lo scialle in testa, battagliere avvocate e altrettanto battagliere operaie e contadine. Plurali sono anche le anime del movimento femminista, sia per i diversi rapporti che intrattengono con i vari partiti sia per quale ritengono la sfera giusta su cui concentrare gli sforzi. A Roma la via prediletta è quella dell’azione politica, a Milano prevale il tentativo di liberarsi attraverso i gruppi di autocoscienza. Nonostante le differenze, però, le grandi lotte del decennio vengono portate avanti a ranghi uniti, in primis quella per il diritto all’aborto. Oltre a illustrare e narrare tutto questo, Agosti e Tobagi trasmettono l’incredibile vitalità e creatività del movimento delle donne negli anni Settanta, che si manifestano negli slogan, come quello che dà il titolo al libro, nei pupazzi che portano ai cortei, nelle pratiche di self help e nei girotondi. La gioia di una stagione dirompente che ha conquistato alcuni dei diritti di cui godiamo oggi, una fonte di ispirazione tuttora valida. «Tenere insieme liberazione individuale e collettiva, l’impegno per una profonda trasformazione ed evoluzione personale e al tempo stesso per un cambiamento radicale della società, per renderla più giusta, aperta, umana, perché l’una e l’altra cosa possono accadere davvero soltanto insieme: è una nota di fondo che dagli anni Settanta si è travasata nel femminismo intersezionale contemporaneo, e mi pare possa essere uno degli elementi più preziosi che il movimento delle donne porta in dote al XXI secolo». Questa splendida raccolta di fotografie degli anni Settanta è il frutto di una selezione a quattro mani di Paola Agosti, autrice degli scatti, testimone e interprete unica di un’epoca, e Benedetta Tobagi, che ora ridà loro voce, con grande immediatezza e piglio narrativo, raccontandoci quella che è stata definita la sola rivoluzione riuscita del Novecento, ovvero quella delle donne.